LE NUOVE STERLINE 'MADE BY' CERUTTI

published on: 29 giugno 2016
Le nuove sterline portano con sé un concentrato di tecnologia anticontraffazione unico al mondo, grazie anche all’importante apporto del know-how italiano. È infatti Cerutti Packaging Equipment, parte del Gruppo Cerutti, ad aver fornito la macchina che stamperà le nuove banconote e ad aver contribuito in particolare allo sviluppo degli elementi di sicurezza.
Giancarlo Cerutti, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Cerutti, in occasione di una conferenza stampa tenutasi durante le giornate di Drupa, ha annunciato l’avvio a settembre della produzione delle nuove sterline stampate impiegando la tecnologia e il know-how della società di Casale Monferrato.
Facendo riferimento al dilagante mercato della contraffazione, che ogni anno fa registrare numeri sempre più considerevoli, Cerutti, citando dati Ocse, ha sottolineato come “ogni anno vengono falsificati nel mondo beni per 1.770 miliardi di dollari, con gravi danni economici, un problema che si potrebbe contrastare con l'uso delle nuove tecnologie”. Nel caso specifico delle banconote, il Gruppo Cerutti offre il proprio contributo per contrastare la falsificazione monetaria con la messa a punto di un sistema di produzione che va a osteggiare questo traffico illecito. Non solo. Giancarlo Cerutti è infatti convinto che la tecnologia sviluppata per le banconote possa avere un impiego ancor più importante nella lotta alla contraffazione dei beni, incorporandola in generi che possono andare dall'abbigliamento di lusso, ai profumi, ai farmaci.

Il valore del know-how italiano
Con un progetto avviato due anni fa, la Bank of England ha scelto di affidare alla società Innovia Security il contratto in esclusiva per la fornitura del Guardian®, il sofisticato substrato polimerico per banconote a prova di contraffazione, destinato alle nuove 5 e 10 sterline del Regno Unito. Al fianco di Innovia Security, con un ruolo delicatissimo, l’esperienza e l’affidabilità del Gruppo Cerutti, che ha provveduto all’installazione di una rotativa rotocalco R98X a 13 elementi e ha aiutato ad ideare gli elementi di sicurezza delle banconote. “Quella con Innovia Security è una collaborazione che risale alle fine degli anni 90 - ha ricordato Giancarlo Cerutti -. Le prime banconote di ‘plastica’ furono introdotte infatti dalla Banca centrale australiana nel 2000. Oggi tutti i tagli di biglietti in Australia utilizzano questa tecnologia. Da allora, la banconota in polimero è stata introdotta da 30 Paesi (31 con la Gran Bretagna) per il circolante normale e da un’altra quindicina per edizioni commemorative. Tra gli altri, le usano il Canada, la Nuova Zelanda, il Messico, diversi Paesi asiatici e, in Europa, Polonia e Romania. Il 3% circa delle banconote circolanti nel mondo sono ora prodotte con i nuovi materiali e la nuova tecnologia, tutte a opera del binomio Innovia-Cerutti, nelle fabbriche in Australia, Messico e Gran Bretagna”.

La sterlina di ‘plastica’
Le nuove sterline, che andranno a sostituire quelle stampate su supporto in fibra mista di cotone e lino, sono realizzate su Guardian®, uno speciale substrato in polipropilene biorientato sottile e flessibile. A differenza della vecchia cartamoneta, le nuove banconote avranno una durata all’usura due volte e mezzo superiore e una resistenza tale da consentirgli di sopportare anche fortuiti lavaggi in lavatrice a 90 gradi. Inoltre, possono essere definite più igieniche, perché il nuovo materiale non trattiene lo sporco, ed ecologiche. Infatti, il fatto che si deteriorino molto più lentamente della moneta di carta porta a un notevole risparmio per le banche centrali, che le devono rimpiazzare meno frequentemente, e quindi per i contribuenti. La Bank of England ha stimato un risparmio di circa 100 milioni di sterline l’anno per dieci anni solo per le banconote da 5 e 10 sterline. Non da ultimo, una volta terminato il ciclo di vita, queste banconote possono essere riutilizzate anziché distrutte, essendo il materiale facilmente riciclabile.
I biglietti di polimero possono essere considerati, inoltre, 8-9 volte più difficili da falsificare rispetto a quelli tradizionali. Quest’ultima peculiarità è garantita, in particolare, dalla presenza di una ‘finestrella anticontraffazione’ trasparente in cui è concentrato un elevato livello di know-how tecnologico totalmente ‘Made in Cerutti’. Dal momento che Il film di polipropilene è in grado di supportare l’impiego della tecnologia olografica tridimensionale, il Gruppo Cerutti ha collaborato nello sviluppo di una soluzione che consente di ottenere, all’interno della ‘finestra’, l'immagine in trasparenza della regina Elisabetta, rendendo ogni singola banconota virtualmente non falsificabile.